È arrivato Google Page Experience: scopri come e perché ottimizzare i nuovi fattori di ranking Core Web Vitals
Avevamo già parlato dell'aggiornamento Google Page Experience lo scorso anno, e ora è finalmente arrivato: i Core Web Vitals diventano fattore di ranking. In poche parole, questo significa che Google prenderà in considerazione diversi nuovi fattori per decidere la posizione di un sito nella pagina dei risultati (SERP), quali ad esempio la stabilità visiva delle pagine e il tempo di caricamento da mobile.
Un sito deve essere veloce per avere una buona
posizione nei motori di ricerca, ma non basta: ci sono anche altri fattori da
prendere in considerazione come il layout, l’interazione con gli elementi e il
modo in cui questi elementi si muovono all’interno della pagina.
E per quanto riguarda la qualità dei contenuti? Influiranno
ancora?
Scopriamo quindi i nuovi parametri dell’algoritmo di Google, e quali modifiche è possibile apportare lato SEO per non perdere posizioni in SERP.
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Core Web Vitals: che cosa sono
I Core Web Vitals sono dei parametri utilizzati da Google
per capire se un sito web è sano e performante. In particolare si dividono in:
·
Tempo di caricamento (Largest Contentful Paint -
LCP): il tempo che un sito web ci
mette a caricare l’elemento più ingombrante, impegnativo, all’interno dell’area
che si sta visualizzando.
·
Il tempo affinché la pagina diventi interattiva
(First Input Delay - FID): misura
il tempo trascorso tra l’interazione dell’utente con la pagina e il momento in
cui il browser risponde effettivamente a quell’interazione.
· La stabilità visiva dei contenuti durante l'adattamento del layout (Cumulative Layout Shift - CLS), cioè la misurazione dei cambiamenti di layout durante il caricamento della pagina web.
Core Web Vitals: saranno importanti anche lato desktop
Sebbene in un primo momento i Core Web Vitals verranno presi in considerazione solo lato mobile, gli sviluppatori di Google hanno già annunciato che porteranno Google Page Experience anche lato desktop.
Page Experience su desktop non verrà lanciato insieme al
primo aggiornamento mobile, ma Google ha anche annunciato che terrà informati
gli sviluppatori sulle tempistiche, fornendo guide e documentazioni, in modo da
potersi preparare per tempo a questa ulteriore modifica dell’algoritmo.
Come capire se la tua pagina web supera l'esame dei Core Web Vitals
Ma come vengono calcolati i punteggi per le singole URL e
come viene determinato se una pagina supera o no la valutazione dei Web Vitals?
La risposta arriva direttamente da Google: le metriche
vengono calcolate al 75° percentile in una finestra di 28 giorni, in altre parole, una
pagina supera la valutazione Core Web Vitals se raggiunge i valori consigliati
per tutte e tre le metriche negli ultimi 28 giorni per il 75% delle richieste
di pagina.
Di seguito le soglie di valore per ciascuna metrica; poiché un valore più vicino a zero è auspicabile per tutti e tre i parametri (LCP, FID e CLS), si può dire che qualsiasi punteggio compreso tra zero e il primo valore documentato (incluso) si può definire come un "intervallo buono".
Queste metriche possono essere visualizzate nella Search
Console di Google, o grazie ad altri tool online, forniti anche direttamente da
Google.
Perché ottimizzare i Core Web Vitals
Ottimizzare i Core Web Vitals sarà importante per potersi posizionare nel modo migliore possibile su Google. In ogni caso, se non si riescono a soddisfare queste soglie per ciascuna delle tre aree, non si riceverà una penalità; si perderà però il boost nel ranking cha avranno invece coloro che soddisferanno gli standard di Google.
L'obiettivo di Google è quello di migliorare l'esperienza dell'utente, per questo lavorare sull'ottimizzazione di questi parametri è importante, non solo lato SEO ma anche dal punto di vista strategico perché porta a migliorare l'esperienza utente su sito sotto diversi aspetti:
• Il tempo di caricamento (LCP) ha un impatto sulle frequenze di rimbalzo degli utenti e la riduzione del suo tempo può migliorare le conversioni fino al 15%.
• L'interattività della pagina (CLS) influisce sul tasso di conversione poiché il cambio di layout infastidisce gli utenti, interrompendo la loro immersione nel sito.
• La stabilità visiva (FID) è fondamentale per la capacità del sito di rispondere all'azione che un utente vuole intraprendere.
UX e qualità dei contenuti al primo posto
I Core Web Vitals, e il più ampio insieme di metriche
relative alla Page Experience, avranno sicuramente un impatto sulla SERP, ma
sono solo alcuni tra i molti fattori che indicano a Google se una pagina web
offre un'esperienza sicura, positiva e utile per l'utente che effettua la
ricerca.
Con il nuovo aggiornamento dell’algoritmo di Google questi parametri diventano di fondamentale importanza nel ranking, anche se non diventano più importanti della qualità dei contenuti e del testo all’interno della pagina. Aiuteranno infatti Google a classificare le pagine: a parità di qualità di contenuto chi avrà i migliori parametri Core Web Vitals otterrà un migliore posizionamento. Una buona esperienza sulla pagina non sostituisce la presenza di contenuti interessanti e pertinenti: è quindi importare curare sia i contenuti, che questi parametri.
Tutti gli aggiornamenti di Google vogliono rendere l’esperienza dell’utente migliore possibile: la soddisfazione dell’utente dev’essere la priorità. Ottimizzare un sito web in ottica SEO oggi vuol dire tenere in considerazione diversi parametri complessi, sia dal punto di vista tecnico, come appunto l’ottimizzazione dei Core Web Vitals, sia dal punto di vista contenutistico e di UX. Ottimizzare un sito per la SEO è oggi un lavoro di squadra, dove SEO expert, developer, SEO copywriter e digital strategist lavorano in sinergia per raggiungere l’obiettivo: posizionare il sito web su Google nel modo migliore e per le chiavi di ricerca pertinenti il proprio mercato di riferimento.
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